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Qual è il vantaggio di una corsa costante a un ritmo molto basso?

Si dice sempre che bisogna integrare regolarmente le corse molto lente nell’allenamento della corsa. Ma il fatto di non doversi sforzare particolarmente comporta comunque un effetto in termini di allenamento?

Sì, anche le corse molto lente, in termini tecnici le corse di resistenza molto rilassate, sono benefiche, anche se “molto lente” e “molto rilassate” sono relativi. L’andatura più lenta durante queste corse di resistenza rilassate è compresa tra il 60 e il 70% del ritmo di soglia anaerobica individuale ed è quindi solo leggermente più lenta del ritmo durante la “corsa di resistenza facile”.

Il ritmo di soglia equivale all’incirca alla frequenza cardiaca che può essere sostenuta in modo costante per circa 40 minuti di esercizio continuo. Gli effetti della corsa di resistenza molto facile sono gli stessi della corsa di resistenza facile. Tuttavia, con la corsa di resistenza rilassata si corre il rischio di correre troppo velocemente e di non sfruttarne appieno gli effetti, motivo per cui di tanto in tanto si dovrebbe correre deliberatamente in modo molto rilassato. Se si corre molto lentamente, si può essere certi di allenare in modo ottimale i seguenti effetti:

  • Migliore circolazione sanguigna (capillarizzazione) dei muscoli.
  • Economizzazione del lavoro cardiovascolare.
  • Ottimizzazione del metabolismo dei grassi.

La corsa molto lenta consente anche al corridore meno allenato di completare lunghe sessioni di corsa di 90 minuti e più senza incorrere in un attacco di fame. In questo modo, nonostante le prestazioni moderate, l’apparato muscolo-scheletrico e anche la psiche possono abituarsi a carichi prolungati.

I corridori molto forti possono completare chilometri di corsa supplementari con la corsa molto lenta senza affaticare ulteriormente il cuore e i polmoni. Tuttavia, vale quanto segue: il fatto di definire la corsa molto lenta come corsa rigenerativa o ristorativa deve essere considerato in maniera critica. In fondo, la corsa, per quanto lenta, mette sempre a dura prova l’apparato muscolo-scheletrico. Pertanto, la corsa come misura rigenerativa è al massimo qualcosa per gli atleti agonisti. Tutti gli altri si rigenerano meglio con una pausa dalla corsa o con un allenamento alternativo che sia agevole per l’apparato muscolo-scheletrico (ciclismo, nuoto, inline skating, aquajogging, camminata).

 

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